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]]>Le onde d’urto penetrano nei tessuti e attivano reazioni biochimiche:
viene inibito il mediatore dell’infiammazione l’enzima Cox II e la sostanza cosiddetta P presente nella flogosi
stimolano le fibre nervose bloccando gli stimoli del dolore con un crescente effetto analgesico
stimolano la neoformazione di nuovi vasi capillari e fattori di crescita osteogenetici e tessutali.
La gran parte dei trattamenti trova indicazione nelle patologie dei tessuti molli e nelle infiammazioni muscolo-tendinee. La terapia con onde d’urto agisce su condizioni di sofferenza del tessuto e non sulle cause biomeccaniche spesso distanti dalla sede di infiammazione da trattare; quindi l’efficacia della terapia non è legata solo al trattamento in sé, ma richiede una corretta diagnostica biomeccanica e un trattamento di rieducazione e correzione di sostegno atto a modificare anche le cause originarie della patologia per evitare il rischio che la stessa si ripresenti a breve distanza.
E’ quindi importante che la terapia con onde d’urto sia parte di un processo terapeutico più ampio che valuti l’aspetto patologico nell’insieme della condizione clinico-funzionale del soggetto, così che, integrata con altri interventi di terapia manuale, risolva il fenomeno infiammatorio acuto o cronico e nello stesso tempo intervenga anche sulle cause originarie.
INDICAZIONI
patologie tendinee, patologie da sovraccarico, in particolare nelle tendinopatie croniche resistenti ad altre terapie, con una chiara e circoscritta localizzazione anatomo-funzionale; ad esempio nelle classiche epicondiliti (tennis elbow), nelle sofferenze del tendine d’achille, nella tendinopatia calcifica di spalla, nelle fasciti plantari associate o meno a spina calcaneale, nella tendinopatia del rotuleo, la trocanterite, la tendinopatia della zampa d’oca.
Le risposte positive ottenute nel trattamento dei tessuti tendinei hanno indotto l’uso delle onde d’urto anche nel trattamento delle fibrotizzazioni delle fasce e dei tendini come nel caso delle rigidità postraumatiche o nel morbo di Dupuytren. Inoltre è usata per trattare contratture muscolari o ipoestensibilità muscolari (come nel caso delle sindromi rotulee dovuta a iperpressione rotulea esterna e rotula alta), nella sindrome del tunnel carpale, nel morbo di Morton ed infine può essere usata in tutte le forme di artrosi dando ottimi risultati grazie alla neogenesi vascolare e all’aumento del movimento articolare.
Il Dottor Bonori visto i grandi effetti biochimici e neuromodulatori delle onde d’urto sui tessuti ma anche sul sistema nervoso ha ideato protocolli di trattamento con l’uso delle stesse per patologie come il Parkinson e la Sclerosi Multipla, per il miglioramento delle prestazioni sportive o il miglioramento dell’autonomia nel cammino delle persone anziane con risultati straordinari.
La biostimolazione che Exand è in grado di generare riattiva i processi di rigenerazione dei tessuti, che permette un recupero fisico più veloce.
E’ particolarmente indicato nelle patologie muscolo-tendinee e osteoarticolari, acute e croniche, nelle contratture muscolari e nella terapia del dolore.
Exand, sfrutta la radiazione laser a 1064nm, tra le più penetranti nel tessuto umano, per una biostimolazione assolutamente efficace.
Exand è la scelta di numerosi sportivi, che sanno come la giusta terapia sia la chiave del successo.
DOMINA LA POTENZA
Exand grazie alla sua tecnologia innovativa domina l’impulso e lo manipola a seconda dell’esigenza dell’operatore, al fine di ottenere i migliori risultati terapeutici. A fare di Exand la nuova frontiera nel trattamento del dolore e nella riparazione dei tessuti di muscoli e articolazioni contribuisce anche l’innovativa modalità antalgica E²C (Energy Emission Control) che minimizza gli effetti termici sui tessuti, sfruttando i tempi di rilassamento termico. L’ effetto fotochimico non provoca perciò nessun innalzamento della temperatura sui tessuti, e la biostimolazione è più efficace.
Si tratta di una tecnica non invasiva di stimolazione elettromagnetica del tessuto cerebrale, con essa è possibile trattare ciclicamente malattie psichiatriche e neurologiche come la depressione, la schizzofrenia, dipendenze, allucinazioni, psicosi ecc.. o da malattie neurodegenerative come il Parkinson, sclerosi multipla, Alzhaimer e alre ancora . L’utilizzo della rTMS è stata approvata dalla Food and Drug Administration statunitense nel trattamento dell’emicrania nel trattamento della depressione resistente ai trattamenti farmacologici.
Gli effetti della stimolazione elettromagnetica transcranica sul cervello sono molteplici questo è uno dei motivi perchè è così efficace su molteplici malattie.
Il primo effetto di plasticità a livello cerebrale , cioè di formazione di nuove sinapsi cerebrali, il secondo effetto è neurochimico, cioè facilita il rilascio di tante sostanze chimiche , quali dopamina, serotonina e fattori di crescità.
Il terzo effetto visto in numerosi studi scientifici è di un aumento del flusso sanguigno a livello cerebrale.
Il quarto effetto è un effetto antiinfiammatorio perchè è stato dimostrato che i livelli di sostanze infiammatorie presenti nel sangue diminuisce dopo la stimolazione elettromagnetica transcranica.
La TMS, se utilizzata in modo ripetitivo, secondo le ultime evidenze scientifiche, può indurre fenomeni di riorganizzazione neuronale, e può facilitare o inibire circuiti neuronali responsabili di una determinata funzione o di un determinato sintomo. Sono ormai diverse le pubblicazioni che costituiscono le linee guida per l’utilizzo terapeutico della stimolazione magnetica transcranica. I dati riportati si basano su evidenze sperimentali, per diverse patologie quali: l’ictus, il dolore cronico, fibromialgia i disturbi del movimento, sclerosi laterale amiotrofica, sclerosi multipla, tinnito o acufene, la depressione, disturbi d’ansia, disturbi ossessivo compulsivi, la schizofrenia e le dipendenze. Sono state pubblicate anche le linee guida per il suo utilizzo, e noi ci atteniamo a queste per trattare i nostri pazienti.
Dopo tutte queste scoperte scientifiche quindi la stimolazione magnetica rappresenta il futuro per il benessere della mente e il cervello per curare disturbi psicologici, neuropsichici delle dipendenze e delle malattie neurodegenerative.
Il ciclo di trattamento consigliato per ottenere dei benefici che possano perdurare nel tempo secondo le evidenze scientifiche è di 5 sedute giornaliere di trattamento a settimana per un periodo di norma tra le 3 e 6 settimane con successivamente una seduta di trattamento trattamento di mantenimento ogni circa 15 giorni se necessario.
La tecarterapia si basa su una tecnologia d’avanguardia che, grazie alla sua capacità di riattivare i meccanismi autoriparatori dell’organismo, ha cambiato il modo di operare e le prospettive in fisioterapia: applicabile in tempi molto ravvicinati al trauma, ripetibile anche più volte al giorno grazie all’assenza di controindicazioni ed effetti collaterali, ha dimezzato i tempi di recupero.
La tecnologia Tecar sfrutta una forma di interazione elettromagnetica che fa riferimento al modello del condensatore, realizzando correnti di spostamento di cariche elettriche presenti all’interno dei tessuti sotto forma di ioni. Lo strumento funziona con due diverse modalità: quella capacitiva e quella resistiva, attraverso due diversi tipi di elettrodi. Con l’elettrodo capacitivo, rivestito di materiale isolante ceramizzato l’azione viene concentrata nella zona muscolare, con l’elettrodo resistivo, non rivestito di materiale isolante, l’azione si sviluppa nei punti più resistenti dei tessuti (ossa, tendini, legamenti). Questo meccanismo d’azione crea una forte stimolazione a livello cellulare, innescando i naturali processi riparativi dell’organismo, e in sostanza, induce il paziente a collaborare alla sua stessa guarigione. La biostimolazione dei tessuti genera una forte vasodilatazione con un incremento della circolazione sanguigna, la scomparsa del dolore, la riduzione della contrattura muscolare, il riassorbimento degli edemi. I tempi sono ridotti, i risultati immediati e stabili, perché basati sulla stimolazione e il rafforzamento delle intrinseche capacità riparative dei tessuti.
I benefici del trattamento sono:
Immediato sollievo dal dolore.
Precocità di mobilizzazione.
L’osteopatia ritiene che la salute dipenda dall’armonia dei movimenti del corpo.
Nel corpo tutti i sistemi sono programmati per funzionare coerentemente e reciprocamente: ossa, muscoli, organi viscerali, vasi, nervi, ecc.
Quando tutte le strutture si muovono normalmente, senza alcuna limitazione, il sistema neurologico conduce le informazioni correttamente, sangue e fluidi corporei nutrono le cellule e le purificano da tossine, in modo che né sintomi, né la malattia possono instaurarsi e manifestarsi. Pertanto, se la salute è minacciata, il corpo possiede in se stesso le potenzialità del rimedio.
La valutazione è la base del nostro trattamento, che consiste nel ricercare le cause dei sintomi-disfunzione attraverso l’osservazione e la palpazione del corpo e da lì, attraverso il rilasciamento manuale morbido e preciso ottenere il risultato terapeutico ricercato.
TECNOLOGIA
La tecnologia InterX ha un metodo “unico” di coinvolgere ed attivare le risorse endogene e riflessogene dell’organismo ad assistere i processi di gestione del dolore, di riabilitazione e risolvere i problemi di condizionamento muscolare. Il modo in cui gli impulsi elettrici vengono trasmessi all’organismo rende la tecnologia InterX assolutamente differente dalla neurostimolazione convenzionale per tre aspetti principali.
NEUROSTIMOLAZIONE INTERATTIVA
Le caratteristiche elettrofisiologiche della cute e dei tessuti sottostanti hanno differenti proprietà in caso di infiammazione, infortunio o patologie dolorose, rispetto ai tessuti sani. InterX è sensibile a queste differenze ed adatta in tempo reale il suo segnale per fornire il livello di stimolazione necessario. Man mano che l’organismo reagisce alla stimolazione, gli impulsi si regolano dinamicamente ed autonomamente al feedback del corpo, ottenuto attraverso il contatto degli elettrodi con la cute. Arrivando a stimolare il sistema nervoso parasimpatico InterX instaura con l’organismo un processo di interazione costante che fornisce un trattamento ottimale ed esclude i tentativi del corpo di adattarsi alla stimolazione.
TRATTAMENTI SPECIFICI E MIRATI
Una volta individuata la localizzazione del trattamento, si possono applicare trattamenti mirati per quell’area. L’abilità di erogare un trattamento così specifico per i tessuti che hanno subito un trauma neurologico a seguito di un infortunio e comunque subiscono esiti di infortuni di varia origine e infortuni sportivi, migliora in modo esponenziale la percentuale di recupero e contribuisce al trattamento del dolore.
InterX è un dispositivo elettromedicale di classe 2A marchiato CE ed è approvato dall’FDA Americana (Food and Drug Administration) per la terapia antalgica [510(k)].
NEUROTROFISMO E TERAPIA INTERX
Il termine neurotrofismo sta trovando diffusione solo negli ultimi anni nell’ambiente riabilitativo, anche se i Riabilitatori hanno a che fare con questo aspetto della fisiologia nervosa da sempre.
Tutto è neurotrofismo: la vitalità di una cellula, lo stato di salute di un tessuto, la guarigione da unalesione funzionale o strutturale.
Il neurotrofismo è parte integrante e fondamentale del recupero di un paziente. Quest’ultimo non può ritornare ad una completa o soddisfacente funzione se è alterata la funzione neurotrofica.
Questa funzione così importante ma spesso dimenticata è svolta dalla circolazione prodromica e antidromica che avviene all’interno dell’assone. Il Pirenoforo produce neurotrasmettitori, sostanze proteiche, canali ionici di diverso tipo e funzione e tramite la circolazione assonale li invia verso la periferia. Da qui vengono raccolti i prodotti di rifiuto e ciò che resta delle vescicole contenenti i neurotrasmettitori e inviati alla ri-sintesi verso il pirenoforo. L’invio dei peptidi regolatori influisce sull’equilibrio di eliminazione-nutrizione del tessuto bersaglio. Possiamo dire che il tessuto è solo in minima parte e per diffusione capace di nutrirsi e di purificarsi, per la maggioranza questa funzione è mediata dal comando nervoso.
Nella pratica clinica quindi il recupero della funzionalità di un sistema o di un organo, è direttamente proporzionale alla validità dei segnali neurotrofici cui questo sistema è dipendente.
Dalle neuroscienze sappiamo (e magari questa parte sarà oggetto di una ulteriore approfondimento) che la validità di un segnale nervoso è frutto della programmazione di quella parte del sistema nervoso, e tale programmazione deriva principalmente da segnali riflessi polisinaptici midollari e sotto-corticali. Tali segnali vengono facilmente alterati da input reiteranti dipendenti da situazioni tessutali cronicizzate.
In questo senso la terapia InterX, riuscendo a ripristinare un segnale afferente fisiologico dal tessuto lesionato in tempi molto brevi, o agendo direttamente su meccanismi sottocorticali tramite il trattamento Assessment promuove la riprogrammazione dei segnali neurotrofici, che come abbiamo detto sono essenziali al recupero della functio lesa.
Spesso quando non si conoscono totalmente le applicazioni di una terapia, è logico avere delle remore nell’utilizzo della stessa, così si finisce per utilizzarla nelle modalità base o come terapia antalgica.
InterX è molto di più di tutto questo. La sua efficacia sul neurotrofismo balza agli occhi quando lo si comincia ad utilizzare con questo fine: non c’è pratica riabilitativa in cui non possa essere utilizzato. Può essere inserito nel periodo post chirurgico quando le pratiche riabilitative in senso stretto sono limitate dalla ferita chirurgica o dalla contenzione gessata. Alla rimozione del gesso lo stato trofico visibile dei tessuti è eccezionale, la velocità di recupero e dell’adattabilità dei tessuti stupisce ancora anche me dopo anni di utilizzo, le reazioni algiche post trattamento ridotte al minimo.
BTL-6000 Sistema Super Induttivo Elite con ausilio sedia per incontinenza urinaria
il “Sistema Super Induttivo“ (SIS). La tecnologia si basa su campi elettromagnetici ad alta intensità, che influenzano positivamente il tessuto umano. Gli effetti terapeutici includono sollievo dal dolore per disturbi muscolo scheletrici come per artrosi, ernia al disco, sciatiche, protusioni discali, tendiniti alla spalla e ginocchio, guarigione delle fratture, miorilassamento, miostimolazione e mobilizzazione articolare.
L’ampia gamma di frequenze assicura che il Sistema Super Induttivo BTL sia indicato per tutte le fasi delle condizioni dolorose. La gestione del dolore si basa su tre diverse teorie del controllo del dolore. Ognuna di esse presenta un diverso spettro di frequenze. Di conseguenza la terapia SIS comporta un immediato sollievo dai disturbi a qualsiasi stadio, sia esso cronico o acuto.
Il Sistema Super Induttivo con l’apposita sedia viene utilizzato per la riabilitazione del pavimento pelvico, portando ottimi risultati, in modo del tutto indolore, al problema dell’incontinenza urinaria e fecale, incontinenza dopo prostatectomia radicale, dopo il parto, dolore pelvico, disfunzione erettile e altri disturbi sessuali, emorroidi, riduzione del tono vaginale e altro ancora. Tramite un effetto di induzione elettromagnetica sul nervo pudendo ha l’obiettivo di neuromodulare l’iperattività vescicale e migliorare la forza della muscolatura perineale. I punti di forza di questa innovativa terapia sono :
Indolore e non invasiva, raggiunge la muscolatura profonda
Senza contatto con la pelle (si rimane vestiti)
Miglioramenti già dopo poche sedute
L’87 % dei pazienti trattati ha descritto una diminuzione del dolore dopo solo 5/10 terapie con il Sistema Super Induttivo BTL. *
* KAZALAKOVA, Krasimira, Prof. Stimolazione Magnetica Periferica Ripetitiva come Soluzione nella Gestione del Dolore nei Disturbi Neurologici e Muscoloscheletrici – Uno Studio Pilota
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]]>Un pool di professionisti e metodiche per elaborare un programma riabilitativo individualizzato attraverso la combinazione di più interventi:
esame neurologico, effettuato dal medico specialista, sia iniziale che periodico per personalizzare al meglio, in ogni momento del trattamento, il programma terapeutico. (Consigliato)
Un programma multidisciplinare unico che permette di ottenere importanti benefici già dopo pochi giorni migliorando i sintomi motori tipici della malattia come la lentezza motoria, rigidità, tremore a riposo e riduzione della mimica facciale. Altrettanto benefici si ottengono sui sintomi non motori come la depressione, l’ansia, i disturbi del sonno o il dolore cronico.
Il corpo è un insieme di sistemi tutti interconnessi uno all’ altro che si influenzano in modo bi direzionale nel bene o nel male.
Il Metodo Bonori per l’organismo intero utilizza le onde d’urto su tutto il corpo andando a stimolare anche meridiani e punti della medicina tradizionale cinese. Esso Migliora il sistema connettivo miofasciale, energetico e circolatorio apportando così importanti benefici sui sistemi psichici e biologici dell’intero corpo.
Sono numerosi gli studi scientifici che dimostrano l’efficacia delle onde d’urto nel ridurre la spasticità tipica di molte malattie neurodegenerative come per il Parkinson.
La stimolazione magnetica transcranica ripetitiva (rTMS) è un trattamento innovativo non invasivo e sicuro per i pazienti.
Numerosi studi clinici hanno dimostrato che la TMS migliora sia i sintomi motori sia i sintomi non motori.
L’esordio della malattia e dei sintomi connessi, viene vissuto dalla persona e dai suoi familiari come evento traumatico che va ad impattare sulla quotidianità e sulla qualità di vita dell’intero nucleo. È possibile accelerare il processo di elaborazione, a livello emotivo, per i familiari e la persona colpita da Parkinson attraverso sedute di gruppo o individuali con la terapia EMDR, metodo riconosciuto dall’OMS per il trattamento di eventi traumatici.
L’Alimentazione sembra avere un ruolo determinante nel rallentare la progressione delle malattie neurodegenerative. Recenti studi dimostrano come un’alimentazione ipoproteica, povera di grassi e di colesterolo e ricca di fibre, frutta e verdura dall’azione antiossidante possa rappresentare un fattore protettivo verso malattie neurodegenerative.
Di norma al paziente viene effettuato un ciclo di terapia intensivo per beneficiare al meglio di tutti gli interventi offerti dal centro fisioterapico poi dopo i primi 15 o 20 giorni di trattamento si effettuerà solo un giorno di trattamento a settimana per almeno 2 o 3 mesi ( onde d’urto, stimolazione magnetica transcranica, palestra riabilitazione). Dopo questo periodo, a secondo dei casi, viene consigliato un trattamento di manteniamo ogni circa 15 giorni.
Per pazienti interessati ai trattamenti o centri fisioterapici ad entrare nel network chiamare al 3384166791 Dottor Bonori Matteo Fisioterapista Osteopata.
Vedi articolo su Prima Brescia
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Da oltre 30 anni, GLOBUS è un’azienda leader mondiale nella produzione di apparecchiature elettromedicali portatili. La vasta gamma comprende linee complete di prodotti per elettroterapia, diatermia, ultrasuonoterapia, magnetoterapia, laserterapia, pedane vibranti e prodotti speciali per lo sport.
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]]>"Un corpo perfetto dal punto di vista biomeccanico si muove con meno resistenza e più facilità per questo le prestazioni sportive non possono che migliorare...
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]]>Il nostro 2 volte Campione Olimpico Marcell Jacobs nei 100 metri e 4×100 a Tokio è stato uno dei miei primi atleti a beneficiare del mio Metodo per migliorare le prestazioni sportive.
Il Metodo consiste nel migliorare la mobilità del bacino in modo da aumentare il movimento delle articolazioni delle anche in tutti i suoi piani, ossia in rotazione interna ed esterna e in flessione ed estensione.
Il Metodo consiste in speciali tecniche di terapia manuale, utilizzando una cintura, che vanno ad agire non solo sui muscoli ma soprattutto sulle strutture più profonde capsulo-legamentose.
Un corpo che ha meno restrizioni articolari e miofasciali è più libero di muoversi con maggior facilità e velocità!!
Grazie al miglioramento della mobilità delle anche l’ampiezza della falcata nella corsa non può che aumentare e così migliorare la prestazione.
Ho iniziato a trattare Marcell nel febbraio del 2014 quando il suo allenatore a quel tempo Gianni Lombardi me lo portò perché aveva avuto una lesione del tendine rotuleo sinistro nel fare salto in lungo.
Marcell aveva da poco fatto il record italiano juniores nel salto in lungo con 7,75 metri e nei 100 metri aveva un personale di 10″71 secondi.
Nella valutazione globale iniziale rimasi sorpreso nel trovare che era rigido con le anche, soprattutto la destra. Mi ricordo ancora che gli dissi che “corri con i freni tirati, quando tornerai in pista dopo che ti sblocco bene voli”. Da allora ho cominciato a trattarlo 1 volta a settimana per circa 2 anni. E così dopo 2 mesi che si allenava alla sua prima gara dopo l’infortunio al rientro nel maggio 2014 in un 100 metri a Gavardo fece 10″51 un tempo inaspettato considerato il fatto che era stato fermo alcuni mesi per la lesione del tendine rotuleo e aveva fatto solo 2 mesi di allenamento senza grossi carichi di lavoro.
A giugno poi dello stesso anno alla sua prima gara di salto in lungo ai giochi del mediterraneo in Tunisia fece la misura di 7,95 metri migliorandosi di ben 20 centimetri e vincendo la manifestazione internazionale.
Nel 2015 ai campionati italiani indoor a Padova ha fatto la misura d 8,03 nei salti qualifica per la finale, che poi non ha disputato per un infortunio muscolare. Tale infortunio muscolare ha rallentato la preparazione per la stagione outdoor. Così ai campionati di società con la sua Virtus Lucca l’8 e 9 maggio ha corso e non ha fatto il salto in lungo per non rischiare. In quell’occasione fece i 100 metri in 10″42 e i 200 metri in 21″07 non male per uno che faceva salto in lungo.
A fine Maggio sempre dello stesso anno alla prima gara di salto in lungo al meeting di Gavardo ebbe l’infortunio più grave della sua carriera, uno strappo muscolare dei muscoli ischio crurali che lo costrinse a saltare l’intera stagione all’aperto. Iniziammo la fisioterapia per il recupero ottimale dal giorno dopo con sedute di laser e crio terapia inizialmente seguite poi da tecarterapia e onde d’urto.
Completamente recuperato, a distanza di 4 mesi dal brutto infortunio, Marcell ha potuto riprendere gli allenamenti a Gorizia sotto la guida del nuovo allenatore Paolo Camossi ex triplista, lunghista e vincitore dei mondiali indoor a Lisbona 2001.
Da allora vedevo Marcell quando tornava a casa una volta ogni mese circa.. Nel 2016 l’anno delle olimpiadi di Rio, inizia la stagione all’aperto con un 100 metri ai campionati di società con 10″32 e dopo un mese scende a 10″23, e nel salto in lungo non riesce a fare il minimo per andare alle olimpiadi fermandosi a 8,07 metri pur avendo le potenzialità di fare ben oltre lo dimostra il salto di 8,48 non omologato per vento sopra i 2 metri al secondo (2,8) a Bressanone.
Negli anni successivi vedo Marcell solo nel periodo precedente alle gare all’aperto, lui continua a migliorare nella velocità abbassando il suo personale prima a 10″15 poi 10″11 vedendo che i margini di miglioramenti erano notevoli assieme al suo allenatore decisero nel 2018 di lasciare il salto in lungo e puntare tutto sui 100 metri, scelta più che azzeccata!! Nel 2019 Marcell scende a 10″03 dando a tutti l’impressione di poter scendere sotto i 10″ da un momento all’altro!
Il 2021 è l’anno della consacrazione dalla vittoria dei campionati europei indoor con 6″47 e record italiano e migliore prestazione al mondo al record italiano alla sua prima uscita a Savona con 9″95 e alle 2 medaglie d’oro alle olimpiadi di Tokio con record Europe con 9″80 e record italiano nella staffetta 4×100.
Il mio ruolo è stato fondamentale all’inizo nel rendere il suo corpo più elastico e libero da restrizioni, che altrimenti lo avrebbero accompagnato per il resto della sua carriera magari precludendogli certi risultati. A conferma di ciò che dico a dicembre dell ‘anno scorso ho cominciato a trattare l’ ostacolista Paolo Dal Molin che ha 34 anni, dopo la valutazione la prima cosa che gli ho detto che se aveva ottenuto certi risultati con delle anche così rigide dopo i miei trattamenti avrebbe fatto il record italiano dei 110 ostacoli, lui sorridendo disse magari, quasi non credeva a quello che gli dicevo. Per cominciare a Marzo ai campionati europei indoor ha vinto la medaglia di bronzo e poi ai campionati italiani a Rovereto a fine giugno ha fatto il record italiano con 13″27. A 34 anni ha potuto così partecipare alle sue prime olimpiadi arrivando in semifinale! Oltre a Marcell Jacobs e Paolo Dal Molin alle olimpiadi c’erano altri atleti da me trattati che hanno potuto beneficiare negli anni dei miei trattamenti e sono Fofana Hassane anche lui ostacolista e Letizia Paternoster ciclista su pista è arrivata 6 con la squadra italiana e poco dopo ha vinto il titolo mondiale nella corsa a eliminazione su pista sempre nel 2021.
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]]>"Il Dottor Bonori ha ideato delle tecniche di stretching caspsulare attraverso l'ausilio di una cintura senza recare dolore al paziente...
L'articolo FISIOTERAPIA CAPSULITE ADESIVA O SPALLA CONGELATA proviene da Fisioterapia Bonori.
]]>Il Dottor Bonori ha ideato delle tecniche di streaching capsulare, attraverso l’ausilio di una cinghia, che permette di recuperare prima il normale movimento della spalla e senza arrecare dolore al paziente.
Molto spesso i fisioterapisti nel trattare questa patologia forzano l’articolazione della spalla in modo non fisiologico facendo male al paziente, il recupero articolare deve avvenire gradualmente recuperando prima i movimenti accessori di scivolamento e decoaptazione i quali poi permettono i movimenti di flessione della spalla. Il trattamento non deve creare dolore altrimenti si avrà un irrigidimento della capsula e non un rilascio!!!
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]]>"Il trattamento fisioterapico Bonori mira a ridurre la sintomatologia del paziente attraverso l’utilizzo di terapie fisiche come...
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]]>Il Fisioterapista Bonori si approccia a queste patologie prima di tutto cercando di individuare le cause esterne ed interne al corpo che possono favorirle.
Le cause esterne sono le abitudini posturali ed esercizi fisici scorretti ( molto spesso le persone fanno esercizi addominali scorretti o straching fatto male) o il sollevamento di pesi troppo elevati che posso creare danni alla colonna vertebrale.
Le cause interne sono dovute a disturbi muscolo scheletrici che possono favorire i disturbi alla colonna come un articolazione dell’anca, del ginocchio o della caviglia rigida. Il dottor Bonori fa un’attenta valutazione articolare per poi correggere queste rigidità articolari.
Il trattamento fisioterapico Bonori mira a ridurre la sintomatologia del paziente attraverso l’utilizzo di terapie fisiche come le onde d’urto, il laser, la tecar terapia e le microcorrenti. Il Fisioterapista Bonori esegue tecniche di terapia manuale per manipolare e mobilizzare la colonna vertebrale e le articolazioni dell’arto inferiore. Inoltre esegue tecniche di mobilizzazione per i nervi che soffrono per la discopatia o l’ernia al disco.
Il Fisioterapista Bonori per rilassare i muscoli della colonna oltre al massaggio effettua trattamenti con le onde d’urto con il paziente posizionato con i muscoli della colonna in allungamento con speciali protocolli ideati con l’esperienza.
Il Dottor Bonori educa il paziente al mantenimento delle corrette posture e alla movimentazione dei pesi nel giusto modo.
Ad ogni paziente verranno insegnati poi i suoi specifici esercizi che fanno bene per lui, perché ogni paziente è diverso dall’altro!
Questo approccio globale e di responsabilizzazione del paziente nel prendersi cura di sé stesso prima di tutto fa la differenza e ottiene ottimi risultati che permangono nel tempo.
Ogni altra informazione sul METODO BONORI è disponibile all’indirizzo www.fisioterapiabonori.it e sui profili social Facebook e Instagram.
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]]>"Il conflitto femoro-acetabolare è un disturbo dell’anca causato da un conflitto tra i due capi articolari: la testa del femore e l’acetabolo...
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]]>Il conflitto femoro-acetabolare è un disturbo dell’anca causato da un conflitto tra i due capi articolari: la testa del femore e l’acetabolo. Una patologia che molto spesso, questo accadeva soprattutto qualche anno fa, non viene facilmente diagnosticata ed erroneamente si imputa il dolore alla zona inguinale a pubalgie.
Il Dottor Bonori Matteo Fisioterapista fin dall’inizio della sua attività professionale ha studiato questa patologia perché egli stesso ha dovuto prima di tutto cercare di curarsi da un displasia alle anche non riconosciuta, negli anni ha quindi raggiunto una maturità professionale che gli ha permesso di realizzare dei metodi di lavoro unici.
Il Dottor Bonori quindi già 15 anni fa riconosceva questa patologia con un test clinico.
Questo test viene effettuato piegando l’anca a 90 gradi (flessione), ruotando l’anca verso l’interno rotazione interna) e portando la coscia verso l’altra anca (adduzione). Questo test è positivo quando provoca dolore.
Questi disturbo, oltre a provocare dolore, può anche causare difficoltà nei movimenti dell’anca e il peggioramento della patologia può sfociare in una degenerazione più importante come l’artrosi dell’anca.
Ci sono due tipi di conflitto, uno detto conflitto CAM in cui il collo del femore non ha la sua normale curvatura e uno detto conflitto PINCER in cui l’acetabolo è troppo avvolgente.
Esistono poi casi, tra l’altro i più frequenti, in cui il conflitto ha caratteristiche miste delle due deformazioni.
Intanto la predisposizione anatomica è probabilmente il fattore di rischio più importante a questo si aggiunge l’attività sportiva come il calcio e il basket, che oltre a essere sport molto traumatici per le articolazioni portano a rendere ipoestensibili gruppi muscolari della catena posteriore.
Questa rigidità muscolare diventa poi ipoestensibilità della capsula articolare dell’anca.
Questi ultimi fattori vanno ad alterare la biomeccanica articolare facilitando la degenerazione dell’articolazione. Normalmente quando flettiamo l’anca (portare la coscia verso il petto) la parte distale del femore sale (il ginocchio sale) mentre a livello della parte prossimale la testa del femore deve scivolare in basso e posteriormente. Causa l’ipoestensibilità capsulo-muscolare posteriore quando flettiamo l’anca la testa del femore ha un minor scivolamento postoro-inferiore di conseguenza si crea un conflitto anteriore superiore tra la testa femorale e l’acetabolo che guarda a caso è proprio la sede anatomica dell’ottanta per cento delle artrosi all’anca.
Altri fattori di rischio che possono far accelerare la degenerazione dell’articolazione sono il sovrappeso, lavori usuranti e il fumo.
Il Metodo Bonori per il trattamento del conflitto femoro-acetabolare è un trattamento fisioterapico innovativo che unisce più metodiche di lavoro con l’obiettivo di ridurre l’ipoestensibilità capsulo-muscolare che altera la biomeccanica e che quindi facilita la degenerazione dell’articolazione e dall’altra utilizzare terapie fisiche come il Laser, la Tecar e le Onde d’urto per risolvere la fase acuta infiammatoria e per biostimolare la cartilagine.
Il Dottor Bonori attraverso tecniche di terapia manuale, osteopatia e soprattutto ad una speciale tecnica di stretching capsulare ideata da lui stesso, interviene in maniera significativa sulla ipoestensibilià capsulo-muscolare. Già in prima seduta ci sono notevoli miglioramenti in termini di riduzione del dolore e miglioramento dell’articolarità.
Sono inoltre insegnati ai pazienti alcuni esercizi ideati dal Dottor Bonori per il mantenimento dei miglioramenti ottenuti.
Questo metodo fisioterapico è indicato sia anche a quei pazienti che giustamente si sottopongono ad un intervento chirurgico in artroscopia per un rimodellamento delle superfici osteocartilaginee in eccesso ed eventuali riparazioni o ricostruzioni del labbro acetabolare e per quanto possibile della cartilagine articolare sia prima del trattamento che dopo per migliorare i benefici dell’intervento stesso.
Ogni altra informazione sul METODO BONORI è disponibile all’indirizzo www.fisioterapiabonori.it e sui profili social Facebook e Instagram.
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]]>" Il Metodo Bonori per la salute si rivela un aiuto efficace contro l'insonnia. Quest'ultima è una condizione di insoddisfazione relativa alla quantità o alla qualità del sonno....
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]]>Il Metodo Bonori per la salute si rivela un aiuto efficace contro l’insonnia. Quest’ultima è una condizione di insoddisfazione relativa alla quantità o alla qualità del sonno. È caratterizzata dalla difficoltà ad addormentarsi, rimanere addormentati o avere una qualità del sonno adeguato. I disturbi del sonno colpiscono molte persone, pregiudicando in alcuni casi, la qualità della vita e alterando le normali attività fisiologiche del corpo. Un’insonnia prolungata può avere effetti dannosi sulla salute. “Dormire meno di sei ore a notte aumenta di tre volte il rischio di ipertensione arteriosa. Mentre scendere sotto le cinque ore innalza di una volta e mezzo quello di diabete di tipo 2”, avverte Giuseppe Plazzi, presidente dell’Associazione italiana di medicina del sonno. L’insonnia cronica aumenta di molto anche il rischio di asma. E i disagi non sono solo fisici.
Uno studio del 2017 della Washington University ha appurato che una sola notte di riposo disturbato può innescare un aumento di beta-amiloide. E’ una proteina cerebrale associata allo sviluppo della malattia di Alzheimer. Se il problema si protrae per sette giorni, s’innalza un’altra proteina del cervello, la tau, implicata nella genesi di varie malattie neurologiche. Alla base di una scarsa qualità del sonno molto spesso ci sono stress psichici che alterano il normale ritmo sonno-veglia. Altre volte fattori riconducibili a determinate malattie sistemiche, a disturbi della tiroide, a scompenso cardiaco o a ipertensione arteriosa. Gli stressor psichici cronici come conflitti familiari, separazioni, responsabilità lavorative o precarietà nel lavoro influenzano in modo negativo non solo il sonno ma anche sistemi biologici come il sistema endocrino, nervoso, immunologico e miofasciale.
Molto spesso persone che soffrono di insonnia non hanno stress psichici in quel preciso momento della loro vita ma li hanno avuti nei mesi o anni precedenti. Cosa è successo a quelle persone in quei mesi o anni da poter condizionare, a volte, così negativamente la qualità del sonno per il resto della loro vita? Nell’organismo umano tutti i sistemi biologici e psichici sono interconnessi e si influenzano nel bene o nel male in modo bidirezionale. Il sistema miofasciale è come un registratore e memorizza tutti gli stress psichici e fisici della vita e a volte può succedere che i tessuti miofasciali siano diventati tanto contratti, rigidi e fibrotici che anche se è passata la causa psicofisica che li ha portati a essere così continuano a dare informazioni sbagliate agli altri sistemi, ossia nervoso, endocrino e immunologico come se fossimo ancora sotto stress!
Quando l’organismo umano è sotto stress deve rimanere vigile per affrontare lo stressor (pericolo, l’organismo si prepara a risposte di attacco o fuga) e quindi non si dorme. Ed è qui che viene in aiuto il Metodo Bonori per la salute. Parliamo di un trattamento fisioterapico innovativo che utilizza le onde d’urto radiali sui muscoli di tutto il corpo andando a stimolare anche determinati punti e meridiani di agopuntura della medicina tradizionale cinese oltre che triggers points muscolari.
Il Metodo Bonori interviene in primis sul sistema miofasciale che è il substrato di tutti gli altri, ma direttamente agisce anche sul sistema energetico e sul sistema della circolazione dei liquidi della persona. Una così massiva stimolazione con le onde d’urto ha come effetto un profondo rilassamento del sistema miofasciale globale. Effettua così un reset degli stress psichici e fisici che negli anni si sono memorizzati nel tessuto connettivo miofasciale. La conseguenza è che migliorano le funzioni neurovegetative come il sonno, la digestione, il transito intestinale ed altre ancora. Dopo poche sedute le persone cominciano a dormire con un sonno profondo e ristoratore come quando erano ragazzi!
Per saperne di più
Molte sono le patologie che possono trarre beneficio dal Metodo Bonori per la salute. Dalle cronico degenerative del sistema miofasciale a quelle neurodegenerative come la Sclerosi multipla e il Parkinson, o a condizioni di salute come la fibromialgia e la sindrome delle gambe senza riposo o della stanchezza cronica. Per ulteriori informazioni visitare i siti www.fisioterapiabonori.it, www.studiofisiotek.com, la pagina Facebook.com/matteo.bonori.3, scrivere a [email protected].
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]]>"In un numero elevato di pazienti si verifica la cosiddetta sindrome femoro-rotulea dovuta a un’alterata biomeccanica del ginocchio...
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]]>Il dolore è localizzato di solito nella parte anteriore del ginocchio e molto spesso irradia nella parte esterna e posteriore ed esordisce dopo aver sovraccaricato l’articolazione in seguito ad esempio a balzi o a pesi o dopo una camminata in montagna o nelle persone che stanno troppo tempo sedute. .
Il dolore di solito è dovuto all’infiammazione della cartilagine sia della rotula che quella femorale (condropatia).
Spesso c’è comunque una predisposizione a queste infiammazioni dovute a disallineamenti della rotula che porta a una iperpressione esterna. Le ipoestensibilità o retrazioni muscolari possono favorire la condropatia come le disfunzioni articolari che alterano la biomeccanica femoro rotulea o la disfunzione in rotazione esterna o la posteriorità della tibia.
Il Metodo Bonori migliora la biomeccanica delle articolazioni con le tecniche di terapia manuale ideate dal Dottor Bonori per il ginocchio e l’anca e per quanto riguarda le ipoestensibilità muscolari il dottor Bonori utilizza le onde d’urto per migliorare l’elasticità.
Al trattamento manuale si associa l’utilizzo delle terapie come il laser alta potenza , tecar e che hanno un ottima efficacia sull’infiammazione, sul dolore e sulla biostimolazione della cartilagine.
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]]>"Il Metodo Bonori è un trattamento fisioterapico innovativo che unisce più metodiche di lavoro con l’obiettivo di ridurre il più possibile da una parte le cause biomeccaniche che fanno degenerare l’articolazione e dall’altra...
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]]>L’artrosi al ginocchio è una degenerazione progressiva dell’articolazione fino ad arrivare ad un’usura della cartilagine e dei menischi deformandola.
Spesso questa degenerazione è dovuta a cause biomeccaniche che sovente non riguardano solo il ginocchio ma anche le articolazioni vicine come l’anca e il piede.
Il Metodo Bonori interviene sulle cause biomeccaniche per migliorare la mobilità delle articolazioni con tecniche osteopatiche e di terapia manuale e con una speciale tecnica inventata dal Dottor Bonori per correggere il valgismo o varismo del ginocchio.
Il trattamento si completa con l’ausilio di terapie fisiche come il laser alta potenza, la tecar, l’interx le quali agiscono sull’infiammazione, sul dolore e la biostimolazione della cartilagine.
Il Metodo Bonori si rivolge ai pazienti ribadendo che, come per tutte le patologie cronico degenerative, l’artrosi si può curare solo se si effettuano dei cicli di trattamento ogni 3 , 6 o 9 mesi a seconda della gravità della patologia.
Paziente con grave artrosi del ginocchio in varismo foto prima del trattamento
Foto prima del trattamento con ginocchio in massima flessione con anca flessa
Foto dopo il trattamento, nettamente diminuito il varismo del ginocchio e migliorata l’estensione
Foto dopo il trattamento nettamente migliorata la flessione del ginocchio
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